Le Accademie e i personaggi illustri

 

NEL CORSO della sua storia il maggior centro della valle del Savuto si è sempre caratterizzato per iniziative artistico-culturali. Famose sono le quattro accademie: dei Costanti (1400) – degli Intrepidi (1500) – dei Redivivi (1600) – degli Inseparabili (1743). Il 3 giugno 1745, Carlo III, figlio di Filippo V, concesse a Rogliano il titolo di Città con la possibilità di fregiarsi di tale definizione. Con la conquista francese del Regno di Napoli, nel 1806, viene abbandonata definitivamente la denominazione di Università e adottata quella di Comune. Con l’arrivo dei transalpini, nonostante l’applicazione della legge napoleonica, Rogliano rimase comunque città libera e demaniale con tutti i suoi territori silani, e non fu estranea nemmeno al fenomeno del brigantaggio (molti roglianesi che si erano mostrati ostili contro l’invasore furono imprigionati, torturati o condannati a morte). Tra le figure locali di assoluto prestigio sono da ricordare: Gaspare del Fosso, segretario del Concilio di Trento e arcivescovo di Reggio Calabria, Girolamo Ricciulli, vescovo di Belcastro, Antonio Ricciulli, arcivescovo di Cosenza, i fratelli Sciardari, maestri scalpellini fondatori di una scuola i cui capolavori sono ammirabili in molti centri del Mezzogiorno, Niccolò Ricciulli, che lavorò alla costruzione del Palazzo Reale di Napoli, il letterato padre Diego Tano, il fisico Antonio De Piro, frà Bernardo Milizia fondatore dell’ordine degli Agostiniani di Colloreto, il filosofo e allievo del Genovesi, Pietro Clausi, Donato (primo governatore di Calabria Citra) e Vincenzo Morelli che parteciparono ai Moti del Napoletano, Saverio Altimari generale delle milizie napoleoniche, Giovanni Domanico fondatore del Partito Socialista in Calabria, il drammaturgo e poeta Vincenzo Gallo detto ‘U Chitarraru, don Gaetano Mauro fondatore dell’Ordine dei Pii Catechisti Rurali. Tra le personalità più recenti bisogna ricordare anche: Giacinto Bendicenti, poeta, e suo figlio Donato trucidato alle Fosse Ardeatine, Antonio Guarasci, storico e primo presidente della Giunta regionale calabrese.

 

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